Assume proporzioni più vaste. Io innalzo apertamente la bandiera dello scisma. Non mi acqueto, ma grido; non mi piego, ma insorgo. Tutti i socialisti che rivendicano a se stessi il diritto di vivere e di pensare, tutti i proletari che non intendono piegarsi ai voleri di una congrega che pretende stoltamente di fermare il corso della storia e di dettare una legge eterna ed universale, tutti devono raccogliersi attorno a questo foglio - libera palestra di liberi spiriti - bandiera pura che l'insinuazione infame di gente "avariata" non riuscirà mai a macchiare. Un partito che "esecuziona" in questo modo è un partito nel quale gli uomini degni di questo nome non possono entrare o - tesserati - non possono, non debbono rimanere più oltre. Io li invito ad uscire e a cercarsi più libertà, più aria, più luce, più umanità, più socialismo!
Ed ora - ricacciati nel fondo dell'animo mio ogni tristezza e ogni rimpianto - io affilo le armi,
tutte" le mie armi. Per il socialismo e contro i nemici palesi ed occulti del socialismo."
25 novembre 1914 Mussolini
IV
I TUMULTI DI PENNA E DI GOLA
Non ci fu più pace. Non fu più possibile la pace. Il volo di Mussolini fu un colpo mortale all'Avanti! Egli non volle più voltarsi indietro. La sua organizzazione era impiantata. Mussolini chiamava nuovi collaboratori intorno a sé tutti i giorni. Spronava il grosso contro gli "avariati". Il suo quotidiano andava su lentamente, ma saliva. Invadeva le province. Seminava dappertutto. L'Avanti! poltriva. Non aveva uomini geniali.
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