La Cremona dei Sacchi, dei Leonida Bissolati e dei Miglioli ha avuto dei Farinacci, atroci Deibler del fascismo. In tempi di civiltà riconquistata i loro nomi saranno sinonimi di orrore sulle muraglie di tutti i comuni. Per dire della potenza dei leaders dell'organizzazione fascista dirò che alcuni giorni prima dell'andata al potere del capo del governo, il futuro sottosegretario di Stato Finzi ha potuto scrivere una lettera contro l'On. D'Aragona, invitante i colleghi in fascismo a strappargli venti peli della sua lunga barba senza sollevare vespai. Nessuno ha fiatato. Mussolini stesso, più cauto di tutti, alla vigilia della chiamata alla reggia, ha emanato un decreto rivoluzionario per ingiungere a tre quotidiani - alla Giustizia, all'Avanti! e al Corriere della Sera - il bavaglio. Forse le rivoluzioni non si fanno che con queste violenze. Tutti credevano che non si trattasse che di una burletta e confidavano nella strafottenza della stampa milanese. Nossignori! L'organo massimo del socialismo ha tenuto chiusa la bocca. Lo stesso Corriere si è sottomesso al bavaglio. Cose incredibili! Il quotidiano più potente della nazione non ha avuto l'orgoglio della rivolta: si è piegato. Sbavagliato, non ha avuto che delle recriminazioni. Non ha avuto ribellioni cerebrali o professionali. Non ha voluto che si versasse sangue per il suo diritto! L'uscita dell'Avanti! è costata una spedizione punitiva di quattro milioni circa. Dieci linotypes nuove sono state ridotte a macchine inservibili.
| |
Cremona Sacchi Leonida Bissolati Miglioli Farinacci Deibler Stato Finzi Aragona Giustizia Corriere Sera Corriere
|