Le classi che compongono la borghesia produttiva sappiano che il Fascismo vuole imporre una disciplina sola alla Nazione e aiutare tutte le forze che ne aumentino l'espansione economica e il benessere. Le genti del lavoro, quelle dei campi e delle officine e quelle dei trasporti e dell'impiego, nulla hanno da temere dal Potere fascista. I loro giusti diritti saranno lealmente tutelati. Saremo generosi con gli avversari inermi. Inesorabili con gli altri.
Il Fascismo snuda la sua spada per tagliare i troppi nodi di Gordio che irretiscono e intristiscono la vita italiana.
Chiamiamo Iddio Sommo e lo spirito dei nostri 500 mila Morti a testimoni che un solo impulso ci spinge, una sola volontà ci raccoglie, una passione sola ci infiamma: contribuire alla salvezza e alla grandezza della Patria.
Fascisti di tutta Italia!
Tendete romanamente gli spiriti e le forze. Bisogna vincere. Vinceremo.
Viva l'Italia! Viva il Fascismo!
Il Quadrumvirato
Il proclama era Stato preceduto da un articolo uscito dalla penna di Benito Mussolini.
La situazione è questa: gran parte dell'Italia Settentrionale è in pieno potere dei fascisti. Tutta l'Italia Centrale: Toscana, Umbria, Marche, Alto Lazio - è tutta occupata dalle Camicie Nere.
Dove non sono state prese d'assalto le questure e le prefetture, i fascisti hanno occupato stazioni e poste, cioè i grandi centri nervosi della vita della Nazione. L'Autorità politica - un poco sorpresa e molto sgomentata - non è stata capace di fronteggiare il movimento, perché un movimento di questo genere non si contiene e meno ancora si schiaccia.
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