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      La vittoria si delinea già vastissima, tra il consenso quasi unanime della Nazione. Ma la vittoria non può essere mutilata da combinazioni dell'ultima ora. Per arrivare a una transazione Salandra, non valeva la pena di mobilitare. Il Governo dev'essere nettamente fascista.
      Il Fascismo non abuserà della sua vittoria, ma intende che non venga diminuita. Ciò sia ben chiaro a tutti. Niente deve turbare la bellezza e la foga del nostro gesto. I fascisti sono stati e sono meravigliosi. Il loro sacrificio è grande e dev'essere coronato da una pura vittoria. Ogni altra soluzione è da respingersi. Comprendano gli uomini di Roma che è ora di finirla coi vieti formalismi mille volte, e in occasioni meno gravi, calpestati. Comprendano che sino a questo momento la soluzione della crisi può ottenersi rimanendo ancora nell'ambito della più ortodossa costituzionalità, ma che domani sarà forse troppo tardi. L'incoscienza di certi politici di Roma oscilla tra il grottesco e la fatalità. Si decidano. Il Fascismo vuole il potere e lo avrà!
      Mussolini ha avuto indubbiamente coraggio ad indossare la camicia nera del duce e ad avviare l'esercito delle camicie dello stesso colore alla conquista del potere, ma non si è mai dato nella storia d'Italia un Parlamento così floscio, con alla testa uomini di una meschinità intellettuale così povera. Fu un'ora tremenda. Da questo punto di vista Benito Mussolini ha trionfato su tutto. La vecchia società è andata in frantumi. Il proletariato che aveva raggiunte le fabbriche e che possedeva quasi tutti i comuni e una bella zona parlamentare non ha saputo più riaversi.


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Mussolini
di Paolo Valera
pagine 213

   





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