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      Bada bene, Farinacci, questo non lo dico solo per te, e forse meno per te che per altri, amici tuoi: perché io non mi adatterò ad assistere in eterno agli sforzi contro ogni programma. Puta caso, a non saper se sian stati puniti come gli scherani di certa nobiltà terriera di Pisa, quegli esercenti "fascisti" che in Brianza devastarono le cooperative fasciste - (nota: fasciste, lo so dall'amico Postiglione) - perché facevano loro concorrenza. Puta caso, a scorgere il fascismo ufficiale di Genova letteralmente venduto agli armatori che lo disprezzano pagandolo, secondo riconosce chi li paga, e ch'io tratterei da bugiardo se mi smentisse. Puta caso, a vedere la mia città natale governata, per dispetto a Mario Gioda, dall'organizzatore del massacro del dicembre 1922, che Mussolini definì, in un impeto di sacra ira, indegno della razza umana. Puta caso, infine, a disperare che quella oligarchia di pochi uomini, benemeriti ma insufficienti, la quale governa il partito da tre anni, lo diriga di fatto e in eterno, malgrado gli sforzi dei rinnovati Direttorii, mercé la rete di amici provinciali che t'incensa; che escono dalla porta di una carica e rientrano dalla finestra d'un'altra, e rimangono sempre al potere, direttamente, o per interposta persona, maltrattando le persone di cuore e di ingegno, impedendo ogni vera rinnovazione ideale e morale. Vuoi difendere simile gente, Farinacci? Accomodati, ma non parlare di onestà! Non sei in carattere, questa volta.
     
     
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Mussolini
di Paolo Valera
pagine 213

   





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