E vano è riuscito l'ultimo suo tentativo alla Camera.
L'uomo politico è liquidato.
L'apostolo, il tribuno, lo scienziato, pur essi sono in liquidazione. La bancarotta è completa.
XXXI
IL DIAVOLO CHE SI FA FRATE
Carlo Bazzi, direttore del Nuovo Paese è una penna arciconosciuta. È passato più volte attraverso gli uragani pubblici. È stato sovente in Francia. Fu lui che ha fatto la storia dei garibaldini alle Argonne. Molte rivelazioni rumorose. Ora si è messo a rimestare il fascismo. Vi rotola nel materiale di rivelazione il Duce. Lo rivela nelle debolezze attribuitegli dal suo sottovoce di partito. Ci descrive un Mussolini "che è del parere dell'ultimo che gli parla, specialmente se quest'ultimo grida o minaccia". Un Mussolini "che assiste impassibile alle risse e agli errori dei suoi caporali". Un Mussolini "che non avrà mai dei fedeli perché lui non è fedele a nulla e a nessuno". Un Mussolini "che è tratto a mangiarsi e rimangiarsi la sua parola cento volte al giorno".
Invero Benito Mussolini dal giorno della sua ascesa ci ha abituati a tutte le sorprese. Con lui siamo ogni giorno in pieno dramma. Non c'è più giornalista che non esca all'indomani con un Mussolini confezionato secondo le sue ultime manifestazioni o metamorfosi.
Mi duole che sia morta la Eusapia Paladino. Essa sapeva consultare l'anima dei tavolini per condurci agli scioglimenti dei misteri eleusini. Senza di lei o della sua sostitutrice ci agitiamo nei dubbi. Benito Mussolini non si era mai rivelato un credente in Dio.
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