In alto il fanfaronismo ufficioso e giornalistico che riabilitava Tartarin, in basso il sovversivismo disorientato e impotente. La Monarchia ha già vinto la sua guerra e l'ha vinta in Italia. L'ha vinta qui aggiogando al suo carro i puledri della rivoluzione. Le dedizioni non si contano più. Le prode del Rubicone formicolano di uomini che vogliono vendersi. Alzatelo dunque il cartello che richiami i compratori alla fiera delle coscienze! Ce ne sono di tutte le qualità, di tutte le età, di tutte le origini. Trombettieri soffiate nei vostri ottoni! È la liquidazione di fine stagione. Coscienze e stoffe. I due articoli non sono dissimili, come potreste credere. Jonathan Swift nei suoi Libelli ha definito
la coscienza" un paio di brache che si calano quando fa bisogno.
Ma voi follaioli di tutte le terre, follaioli che non volete adattarvi, né rendervi, né conciliarvi con questa vituperosa società di ladri e di derubati, voi portatemi delle pietre, portatemi sempre delle pietre, portatemi delle gerle ricolme di pietre perché io possa in un'ora di frenetica lapidazione maciullare e seppellire tutti i Rabagas della terza Italia.
L'homme qui chercheXXXIII
IL NAUFRAGIO DELLE LIBERTÀ
La figura di Benito Mussolini non è mai completa. È entrato in Roma come nessun altro ministro. Per il suo passato fuori di Roma lo si supponeva un demolitore di Monarchia. Al contrario. Si è rivelato subito un devoto alla dinastia. La voce pubblica è stata più di una volta alle prese con lui. La stampa gli si è rivoltata.
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