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      La torpedo che egli guida quasi sempre con le sue mani lo sopprime rapidamente dalla folla. La attraversa come un fulmine. Dove vada, č affar suo. Non ci sono pių i fiacres dei tempi in cui Zola imbottiva la sua Roma. Roba da museo! Ormai l'automobile circola sovrana. Č diventata il veicolo della curée. L'altro giorno al console torinese Brandimarte gliene hanno involata una.
      L'assenza di Cesarino Rossi č sentita alla trattoria Brecche. Il frascatano sarā imbronciato. Non si sapeva che il capo della stampa ministeriale fosse un gozzovigliatore e gustasse cosė bene la compagnia notturna. Egli era un cliente che bazzicava da Roma a Parigi i Chez-Maxime e pagava i conti a pič di lista, come il Naldi. Pippo Naldi, ex direttore del Resto del Carlino, č un affarista d'alto bordo. Ha sempre svolta la sua attivitā di grande finanziere del grande quotidiano. Fu lui a varare Mussolini ai tempi della sua abiura socialista. Tutta gente che ha fatto pancia in questa vita che viviamo.
      I trafficatori del ferrame di guerra si riconoscono nella ricercatezza dell'abito e nelle dita che abbagliano gli spettatori. Brillanti grossi come chicchi. Hanno l'orologio d'oro al polso. Cappelli a larghe falde come i reduci dal paese di Kruger. Calzoni a campana. Ghette chiare e mussoliniane. Frequentatori del tavolo verde. Le loro Nanā sono costose. Orgiastiche. Il fascismo ne ha portati molti di questi lupi sociali in circolazione. Cesare Forni e Raimondo Sala ne hanno conosciuti parecchi anche fra i "pezzi grossi". Il Forni, col suo discorso biellese, č stato una rivelazione.


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Mussolini
di Paolo Valera
pagine 213

   





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