Fra gli scrittori francesi il suo preferito è Goncourt.
Mussolini oratore è tutti i giorni sulla piattaforma. Anche in questa settimana che l'opposizione è stata con l'orecchio teso per ascoltare il tonfo della sua caduta, presentita un po' dappertutto, Mussolini non ha ceduto terreno. È stato sfolgorante. Ha avuto un linguaggio tutto tronfio della sua persona. Si è imposto. Lo si è voluto paragonare a Silla, il grande console romano. Forse gli assomiglia. In Mussolini si è sviluppata un'aristocrazia che non si conosceva prima della sua ascesa. Vuole la grandezza imperiale di Roma, caput mundi. Prepara alla sua discesa di domani un bagaglio di romanità spettacolosa.
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