Che diavolo succedeva? Una dimostrazione? Proprio. Mille e più persone nell'interno del Bagno con grida selvagge, accompagnate da fischi, da colpi contro gli usci e contro le brande di legno erano in piedi minacciosi, pronti a conquistarsi il diritto al trattamento umano o la morte. Per loro sarebbe stata meglio la morte che l'aguzzino Simon che studiava ogni giorno il modo di indemoniarli. L'ultima sua trovata è stata quella di chiudere loro gli usci che lasciavano passare nella cella un po' d'aria da quarant'anni. Non c'erano che 15 giorni a tramutarli in cancelli. Ma il Simon non ha voluto aspettare. Ha soppresso loro la respirazione. E così è nato un putiferio indiavolato. Gli abitanti del forte si chiusero in casa o fuggirono. I più paurosi e i più vili erano gli autori della rivolta. Il bravaccio Simon era pallido come un morto. Il Bagno fu subito circondato dalla forza. I soldati di guarnigione penetrarono nel bagno coi carabinieri e i condannati che non avevano voluto il tumulto per indurre qualche autorità estranea all'ambiente ad ascoltarli si lasciarono incatenare alle brande senza resistenza e senza parole. Ma come al solito è finita male per loro. Il capo-guardia che volevano eliminare dal Bagno è rimasto e più forte e più autoritario e più sgherro di prima. L'inchiesta è riuscita contro di loro. Le loro lagnanze passarono come menzogne. Invece di migliorare la loro tormentosa esistenza a poco a poco, si isolavano i più risoluti, si inaspriva il regolamento e cessata la paura non ci furono ritegni.
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