Ma come i sensi sono troppo deboli per penetrare fino all'interno de' corpi, giudichiamone almeno dall'esterno per gli segni caratteristici e fisionomici, per gli quali gli uni dagli altri distinguiamo. Conosceremo cosí le loro proprietà relative alla conservazione della nostra esistenza, pel piacere ch'eglino son capaci di procurarci, od alla nostra distruzione, pel dolore e per la iettatura che cagionar ci possono: onde seguiremo gli uni per gioire e fuggiremo dagli altri per non dolere. La scienza fisionomica passa per problematica e dubbiosa. Ma si sa che nello spirito della maggior parte degli uomini le cose piú reali passano per chimeriche.(111) Ogni oggetto ha un esteriore ed un interiore, di cui le parti sono combinate in maniera che hanno un rapporto immediato, e delle quali la combinazione forma la differenza, che fa che una cosa sia tale, e non altra. Nell'uomo v'è quest'armonia. Ma la differenza infinita che si trova nella maniera di pensare degli uomini dee operare una differenza infinita nell'esteriore: e l'esteriore de' corpi varia secondo i caratteri e le figure. Mazzocchi, Martino, Genovese, Cirillo non aveano la figura di uno stupido Lapponese.(112) Le passioni, colla violenza degli spiriti, portano differenze sull'esteriore dell'uomo, con differenti segni. Il fisico dipende dal morale, e su di questo si modifica.
Un uomo oppresso dalle torbide idee della malinconia non ha l'esterno di un uomo sanguigno, sempre gaio ed allegro. La disposizione alla collera rende la bile piú suscettibile di effervescenza, e secondoché le impressioni si ripetono, ed i movimenti si multiplicano, essendo intimamente ligati alle affezioni dell'anima, cagionano tali pieghe, e tal configurazione ne' muscoli esteriori, che l'abito ne diviene ancor permanente.
| |
Martino Genovese Cirillo Lapponese
|