Si ripensi al Convivio di Dante, alle disquisizioni intorno alla poesia e ai suoi sensi profondi che il Boccaccio fa a proposito di Dante(26). E questa gente avrebbe usato un gergo «meramente letterario»?
7. Non solo, ma non si accorgono del fatto che questa poesia che secondo loro sarebbe oscura, solo perché sorta nel convenzionalismo di una Corte, viceversa più si allontana dalla Corte e più diventa oscura. Il Cavalcanti, Dante e il Barberino son ben più oscuri di Federico II, e basterebbe questo per far certi che la spiegazione dei due filologi è assolutamente inconsistente.
Il Comparetti e il D'Ancona continuano così: «Non sarà difficile ricostruire la forma dei pensieri e degli affetti propri alla scuola cortigiana e cavalleresca e già qualche cosa si è fatto in proposito; ma più arduo ci sembra, e quasi da niuno tentato sinora, lo scoprire e determinare la significazione speciale che si dette a certe frasi e parole, la ragione di alcune bizzarre composizioni ritmiche, il valore di talune forme, allegorie, metafore, immagini divenute quasi sacramentali in cotesta scuola. E sarà soltanto con una ricerca accurata e paziente per tutto il vasto campo degli antichi rimatori, radunando molti esempi e insieme illustrandoli l'un con l'altro che si potrà in parte sciogliere questo enigma forte componendo per tale modo una propria poetica della maniera cortigiana».
Come si vede, i due illustri uomini riconoscevano perfettamente che bisognava ancora scoprire la significazione speciale di certe frasi e parole e il valore di alcune allegorie, ma non si accorgevano che, se per esempio la donna amata in quelle formule divenute come ben dicevano quasi sacramentali, avesse significato «Sapienza», come significa certamente: 1. nella Divina Commedia, 2. nel Cantico dei Cantici, 3. nella Sapienza di Salomone, 4. nel Contra Faustum di S. Agostino, 5. nella Intelligenza di Dino Compagni, e l'Amore in corrispondenza di ciò avesse significato amor sapientiae, tutto il significato vero delle poesie ne sarebbe stato completamente trasformato.
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