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      L'idea di S. Agostino che l'uomo soltanto dopo la sua dealbatio ottiene Rachele e che solo per Rachele cerca la dealbatio o purificazione, è quella che vive in questo pensiero così comune del dolce stil novo.
      Si ricordi che il pensiero ripetuto dai mistici persiani che «quando dallo specchio dell'anima sia tolta la ruggine in esso appare immediatamente l'immagine amata (di Dio)». Si ricordi la frase di S. Agostino: «La mente umana non si rende capace di partecipare a quella (la Sapienza) se non quando elevandosi dalla ragione dei sensi si purga e si purifica(204)».
      Ecco che cosa sono l'amore e il cuore gentile.
      «Amore» (secondo significato). Significa la «Setta», la sua autorità, la sua dottrina, il patto iniziatico. Quell'amore vestito di bianco o talvolta di umili panni (che cioè dissimula il suo vero essere e insegna a dissimulare), quell'amore altero che comanda ai suoi fedeli, che vuole questo o quello, che ordina a Dante di andare a cercare Beatrice, di trovarsi uno schermo e simili, quell'Amore al quale questi poeti parlano così inverosimilmente e gelidamente di continuo in seconda persona ora ringraziandolo, ora pregandolo, ora irritandosi contro di lui, ora mandandogli delle ambasciate, ora riconfermandogli con calde parole la propria fedeltà, questo Amore-persona è la setta dei «Fedeli d'Amore». Esso guida l'adepto, lo consiglia, gli comanda, lo giudica, a volte lo respinge, lo condanna.
      L'adepto a volte si sottomette, a volte gli domanda perdono, a volte gli si ribella.


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Il linguaggio segreto di Dante e dei Fedeli d'Amore
di Luigi Valli
pagine 879

   





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