Il Rossetti senza comprendere bene il significato della cosa osservò che queste donne molto facilmente muoiono prima dei loro amanti.
Già parlando dell'influenza di Riccardo da San Vittore nella lirica del dolce stil novo ho dimostrato, approfittando di una ingenua rivelazione di Nicolò de' Rossi, che la morte della donna era per costoro proprio l'excessus mentis. Egli infatti pone l'excessus mentis come ultimo dei quattro gradi dell'amore e in una canzone ove la sua donna (la Sapienza) deve fargli in estasi delle rivelazioni, comincia col dire che la donna è morta e insieme che per eccesso di mente egli ha avuto questa miracolosa rivelazione.
«Morte di Madonna» (secondo significato). Si dice che la donna (la Sapienza santa) è morta (partita da questo mondo) o nascosta sotto una «pietra» o un «sasso» (apparentemente «tomba»), per indicare che essa non è più viva nella parola della Chiesa corrotta, ma è sepolta sotto questa Chiesa, che ha appunto il nome di «pietra» o di «sasso», come in una tomba. È un'altra maniera artificiosa di esprimere quello che esprime il «Fiore». Gelosia (la Chiesa) tiene chiuso e nascosto il Fiore (la Sapienza) in un castello.
Il lamento di Cino da Pistoia sul sasso sotto il quale l'eletta «aveva posto la sua fronte», è il suo lamento in Roma dove sotto il sasso della Chiesa giace come morta la verità santa dalla Chiesa depressa e nascosta e dal «Fedele d'Amore» amata.
Quest'immagine è naturalmente abbastanza ricca di movimenti poetici verosimili, ma per intenderla bene bisogna cercarla là dove un altro poeta è riuscito meno brillantemente.
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