«Gelosia». Al significato speciale della parola «freddo» e «gelo», si ricollega probabilmente il significato speciale di «geloso» e «gelosia» contrapposti ad Amore. Sono frequenti i versi nei quali si ripete che Amore rende gli uomini felici, mentre gelosia li rende infelicissimi o malvagi. Del resto abbiamo già veduto che nel Fiore la Chiesa corrotta che rinserra la Rosa, la vera dottrina, nel castello per sottrarla al legittimo amante, si chiama appunto Gelosia e l'espressione risulta perfettamente appropriata: «Gelosia fece murare un castello». Guido Orlandi scrive un complicato sonetto contrapponendo la gelosia all'Amore e concludendo in forma tale che esclude che si possa trattare della solita gelosia e del solito amore:
Di gelosia d'amore feci un nodoche dur'a scioglier t'è se non intendi
lo meo sermone ornato tondo, e sodo(315).
E ciò in risposta a una critica che gli aveva fatto Dino Compagni intorno a una sua canzone sulla gelosia.
Ma se si pensi che, da quanto appare, questi poeti ignoravano completamente il sentimento della gelosia nei rapporti delle donne, che mai una volta in tutta questa poesia la gelosia è comparsa sul serio come sentimento riguardante una donna, si dovrà convenire che quella gelosia alla quale Guido Cavalcanti dice tanti improperi, contrapponendola nettamente ad Amore, non è la gelosia vera, ma proprio la Chiesa corrotta contrapposta ad Amore della vera Sapienza.
Infatti egli dice delle cose che con la gelosia vera non hanno nulla a che vedere, per esempio che la gelosia rende gli uomini codardi, il che non è vero affatto (se mai li rende violenti); e dice che rende l'uomo villano (e villano è proprio sempre il seguace della Chiesa); e che lo rende «scarso di uguaglianza» in quanto appunto la Chiesa con tutte le sue gerarchie negava la vera uguaglianza evangelica degli uomini di fronte a Dio.
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