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      Questi sono i due stadi inferiori esclusi dall'ascensione verso l'amore(432). Le altre cinque e cinque figure rappresentano quest'ascensione. A destra cinque diversi stadi dell'uomo che tende a ricongiungersi con la Sapienza santa, e ciascuno stadio ha corrispondente, a sinistra, la sua Sapienza santa, diciamo in una parola sola, la sua Beatrice, il raggio dell'Intelligenza attiva che lo vivifica. Chi infatti è uscito dallo stadio di «morto» o «morta», cioè di «religiosa» o «religioso» fedele alla Chiesa corrotta, si ritrova in una «vita nuova» nella setta e quindi in figura di fanciullo. Il «fanciullo» secondo la leggenda che è sotto dice: «Io son ferito e non so ben perché ma credo che mi dié quella donzella di cui memora piangendo favella». E la donzella sta di faccia a lui (come la religiosa al morto e il religioso alla morta)(433). Ma il fanciullo cresce, diventa «il donzel che non cura», il quale dichiara d'essere «fermo nel voler seguitare Amore». Sta di fronte a lui «la donzella compiuta»(434), la sua virtù, la sua Sapienza. Egli cresce ancora e diventa «l'uomo comune» (adepto) che è ferito a morte da Amore e soffre per il suo desiderio. Sta di fronte a lui la «maritata» la quale sa che seguirà «di questa morte vita». Tutti costoro hanno un solo dardo, il che vuol dire probabilmente che in loro soltanto una facoltà è ancora ferita: l'intelletto. Perché, in quanto desiderano la Rosa, la volontà e l'appetito sono già sanati.
      Ancora un grado e, sanati del tutto per opera d'amore, avranno anche intelletto d'amore e non avranno più i dardi d'amore, ma avranno in mano le rose.


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Il linguaggio segreto di Dante e dei Fedeli d'Amore
di Luigi Valli
pagine 879

   





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