Se non che questo amore non è un amore terreno elevantesi a forme mistiche, ma l'inverso: un amore mistico espresso in immagini terrene.
Tanto gentile e tanto onesta parela donna mia quand'ella altrui saluta...
È inutile continuare. Tutti abbiamo nel cuore questi quattordici mirabili versi e la loro interpretazione simbolica non può né deve turbare la commozione estetica che ci danno, ma guai se per amore di questa commozione estetica, che in questo e in pochi altri sonetti è quasi perfetta, noi andremo a cercare soltanto commozioni estetiche in quel groviglio di simbolismi, di convenzionalismi, di dottrinarismi e di parole in gergo che costituisce la grande massa di tutta questa poesia pseudoamorosa!
Questo sonetto e il sonetto seguente rappresentano uno dei rari momenti felici nei quali la forma (che è amore simbolico per la Sapienza santa) e la materia (che è ammirazione per una donna terrena passante per via) si fondono felicemente, così che anche la sola interpretazione letterale è perfettamente composta e armonica(504). L'altro sonetto che segue:
Vede perfettamente onne salutecanta la gentilezza che la Donna spande tra le donne e l'onore che esse hanno da lei, cioè la virtù purificante e innalzante che essa esercita tra i suoi adepti, ma esso lascia trasparire più visibilmente il convenzionalismo settario, specie nell'invocazione alle «donne».
XXVII. Questa glorificazione che fa Dante della sua donna, cioè della Sapienza iniziatica dopo che egli ne è divenuto per così dire, il gran sacerdote, segna già una progressiva ascensione della mistica esaltazione del Poeta.
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