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      Il «dolce tempo», il «tempo verde» non è venuto ancora per lei.
      Al poco giorno e al gran cerchio d'ombrason giunto, lasso! ed al bianchir de' colli,
      quando si perde lo color ne l'erba;
      e 'l mio disio però non cangia il verde,
      si è barbato ne la dura petrache parla e sente come fosse donna(556).
      Similemente questa nova donna(557)
      si sta gelata come neve a l'ombra;
      che non la move, se non come petra,
      il dolce tempo che riscalda i collie che li fa tornar di bianco in verde,
      perché li copre di fioretti e d'erba.
      Le strofe che seguono cantano nella maniera più piana i pregi della Sapienza santa impersonata nella setta. Ricordano la famosa ghirlanda, della quale spesso si parla in questa poesia mistica, e il poeta si dice serrato dall'amore per la donna. Si canta la bellezza di lei che ha più virtù d'una pietra preziosa, la sua ferita che non si risana e la virtù di lei che il poeta ha risentito sempre, anche quando egli si è allontanato.
      Quand'ella ha in testa una ghirlanda d'erba,
      trae de la mente nostra ogn'altra donna;
      perché si mischia il crespo giallo e 'l verdesì bel, ch'Amor li viene a stare a l'ombra,
      che m'ha serrato intra piccioli collipiù forte assai che la calcina petra.
      La sua bellezza ha più vertù che petra,
      e 'l colpo suo non può sanar per erba;
      ch'io son fuggito per piani e per colli,
      per potere scampar da cotal donna;
      e dal suo lume non mi può far ombrapoggio né muro mai né fronda verde.
      Il poeta continua ricordando di averla in altri tempi (nel primo fiorire della setta) veduta vestita a verde (piena di speranza) e tale che avrebbe reso di pietra (immobile, eterno) l'amore che il poeta ha anche per la sua ombra.


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Il linguaggio segreto di Dante e dei Fedeli d'Amore
di Luigi Valli
pagine 879

   





Sapienza Amor