Il congedo ci parla di una strana donna non identificata storicamente, che si chiamerebbe in modo assai curioso, Bianca, Giovanna, Contessa nei quali tre nomi Dante dice che la gente la chiama senza accorgersene: bella, saggia e cortese. La canzone deve andare a lei, chiusa e onesta. Questi epiteti chiusa e onesta, si possono riferire tanto alla canzone quanto alla donna, ma comunque riaffermano o che la canzone ha un senso segreto (chiusa) o che la donna vive ritirata, nascosta (si ricordi Mandetta, la setta di Tolosa che era «accordellata e stretta»); ed è probabilmente un'indicazione convenzionale per indicare un gruppo settario al quale questa canzone così sotto benda è mandata. Ed è inutile dire che essa non ha davvero il tono di una poesia fatta sul serio per una donna.
Canzone, presso di qui è una donnach'è del nostro paese;
bella, saggia e cortesela chiaman tutti, e neun se n'accorge,
quando suo nome porge,
Bianca, Giovanna, Contessa chiamando:
a costei te ne va chiusa ed onesta;
prima con lei t'arrestaprima a lei manifesta
quel che tu se' e quel per ch'io ti mando;
poi seguirai secondo suo comando.
CX. Interessante lo scambio di sonetti tra Cino e Dante intorno ad Amore e alla possibiltà di abbandonarlo, sonetti scritti certamente in tempo di crisi della setta. Messer Cino, nel sonetto: Dante quando per caso s'abbandona, pone a Dante il quesito molto ingarbugliato se uno si possa trasformare d'altra persona quando, avendo abbandonato il desio amoroso, morte gli perdona.
Dante, quando per caso s'abbandona
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