D'altra parte credo d'aver riportato Dante ben vicino all'ortodossia dopo l'esagerato allontanamento che ne fecero l'anticlericale Rossetti e il cattolicissimo Aroux, quantunque mi rifiuti energicamente di far dell'Alighieri un bigotto del puro tomismo e lo senta come un grande spirito aperto a tutte le correnti vive del Medioevo, tra le quali vivissima quella dello spirito cattolico evangelico italiano che, anche quando era in odio alla Chiesa di Roma e si trovava di fronte il ferro e il fuoco, voleva soltanto purificare e rinnovare la Chiesa di Roma e credeva sempre d'esser fedele alla verità della Chiesa più della Chiesa stessa e come tale era molte volte giudicato spirito ereticale e perseguitato.
Seconda pseudo-obiezione. Questi significati simbolici o segreti non interessano perché non riguardano la poesia, la quale è espressione del sentimento puro.
Rispondo. Padrone chi voglia interessarsi unicamente della lirica pura, com'è padrone chi voglia raccogliere da tutto il mondo vegetale soltanto i fiori. Ma come costui sarebbe uno scimunito se per la sua preferenza per i fiori volesse negare l'importanza di tutto il resto della botanica, così sarebbe uno scimunito chi per il fatto ch'egli cerca la lirica pura pretendesse di negare l'importanza di conoscere tutto un movimento filosofico religioso e letterario che ha adoperato la lirica come strumento e non come fine, di un movimento spirituale che è durato probabilmente attraverso secoli, che ha costituito il substrato di tanto pensiero e di tanta arte, che è intrecciato con alcuni elementi lirici in maniera indissolubile e senza il quale la lirica rimane, per confessione degli stessi più illustri letterati, un «enigma forte».
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