Pagina (645/879)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ora è evidente che noi ci troviamo avanti a un blocco di poesie strettamente connesse tra loro per lo spirito, per la materia e per l'origine, chc sono nella loro enorme maggioranza confuse, fredde, convenzionali e spessissimo incomprensibili, talora vestite di dolce armonia, benché in sostanza vuote o gelide e qualche volta, ma solo, si potrebbe dire, in via eccezionale, conteste d'immagini poetiche e commosse. L'ambiente da cui esse nascono, i legami personali di quelli che le scrivono, le idee e le lotte politiche alle quali vediamo partecipare i loro autori ci fanno sorgere un primo sospetto che questi poeti, alcuni dei quali sanno fare poesie belle e chiare, le facciano tanto spesso brutte e contorte perché forzati a esprimere in esse occultamente altri pensieri. Il sospetto si avvalora quando troviamo intrecciati a questa poesia d'amore poemi come il Fiore, l'Intelligenza, I Documenti d'Amore, L'Acerba dove evidentemente la donna è una Sapienza della quale non si vuole apertamente parlare, quando troviamo che proprio quella donna che «tanto gentile e tanto onesta pare» si presenta a un certo punto anche lei con figura di Sapienza sul carro della Chiesa, dove il suo posto è stato usurpato; troviamo che il dolcissimo Guido Cavalcanti scrive molte armoniose poesie d'amore ma, quando deve dire che cos'è l'amore, dichiara che esso viene da una forma che prende «loco e dimoranza nell'intelletto possibile», cioè che è amore per l'Intelligenza attiva, cioè per la Sapienza.
      Ebbene, quando su questi e su infiniti indizi analoghi noi ci poniamo il problema se questo strano e incomprensibile amore non sia di regola amore per la Sapienza santa e se in funzione di quest'idea non siano stati per avventura convenzionalmente cambiati i sensi delle altre parole che ricorrono continuamente, noiosamente, stiracchiatamente in tutta questa poesia e poniamo un problema di tale importanza storica che la soluzione che noi diamo trasformerebbe per tanta parte lo spirito della nostra letteratura medioevale, con che diritto, oserei dire con che serietà ci opponete la pregiudiziale che un certo gruppo di poesie, scelte qua e là da voi perché le trovate belle e armoniose, ma che sono indissolubilmente legate con le altre, debbano essere sottratte alla nostra indagine?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il linguaggio segreto di Dante e dei Fedeli d'Amore
di Luigi Valli
pagine 879

   





Fiore Intelligenza I Documenti Amore L'Acerba Sapienza Sapienza Chiesa Guido Cavalcanti Intelligenza Sapienza Sapienza