là 've ti piace, ch'io t'ò si adornatach'assai laudata - sarà tua ragione
da le persone - ch'hanno intendimento:
di star con l'altre tu non ài talento.
Questa è volontà di nascondersi, si potrà discutere se soltanto alla plebe o anche ad altri, ma è volontà di nascondersi; non è allusione a fatti che non conosciamo né semplice artificio formale. E non è allusione alla profondità simbolica, perché quella canzone è fatta in modo che è impossibile distinguere un senso superficiale diverso dal senso profondo. Vi è detto chiaramente che l'amore «prende loco e dimoranza nell'intelletto possibile».
Dante Alighieri nella Vita Nuova dice della sua canzone: Donne ch'avete intelletto d'amore che chi non la intende la lasci stare «che io temo di avere a troppi comunicato lo suo intendimento pur per queste divisioni che fatte sono, s'elli avvenisse che molti la potessero audire». Questa è volontà di nascondersi, è addirittura timore che troppi capiscano, accenno anche persino al timore che troppi leggano, non è né allusione a fatti sconosciuti né artificio formale e non potrà dire il Sapegno che è richiamo al significato simbolico, perché se no implicitamente verrà a riconoscere che la Vita Nuova è simbolica e simboliche quindi le rime nuove che partono, secondo Dante, proprio da quella canzone. Francesco da Barberino dice alla sua donna:
Se tu savessi bene - la donna chi ell'ene...
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E io che della gente grossa temonol voglio in libro porre,
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