Ma l'importante è che se anche si dovesse prendere il sonetto nel suo solo significato apparente, esso significa esclusivamente la perfetta armonia del cuore tra la bellezza e la virtù. Di queste due concezioni diverse della vita contrastanti tra loro nel dolce stil novo, né qui, né altrove è traccia. Il preteso «conflitto caratteristico del dolce stil novo», conflitto tra una concezione del mondo prevalentemente estetica e una visione morale e religiosa, è una semplice invenzione.
Questo contrasto che egli potrà trovare nei Guittoniani, nunquam plebescere desuetos, egli lo trasporta fantasticamente nel dolce stil novo e per tutta prova della sua esistenza in centinaia e centinaia di poesie, mi pesca due esempi: uno, la nota strofa di Guido Guinizelli che vuole drammatizzare semplicemente, e proprio seguendo forme tradizionali, il riconoscimento dell'idea amata come divina, l'altro nel quale, invece del preteso contrasto, è riaffermata, soltanto nella maniera più limpida, la perfetta armonia della bellezza e della virtù!
Con questi due esempiucci male in gambe il Sapegno non solo mette su la teoria del conflitto caratteristico del dolce stil novo tra la visione estetica e una visione del mondo assolutamente morale e religiosa, ma ne conclude in maniera alquanto tronfia: «Basterebbe la constatazione dell'esistenza innegabile d'un siffatto problema nella lirica dei poeti dello stil novo a confutare e distruggere tutta la tesi del Valli».
A parte che un problema non può distruggere niente e per distruggere ci vuole una soluzione, prima di proclamare certe distruzioni, i problemi bisognerebbe averli studiati ben più seriamente!
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