Gli affari erano magri, pur tuttavia, lavorando come un negro, tiravo avanti. Il 24 dicembre fu l'ultimo giorno del 1919 che io vendetti pesce; il freddo e le intemperie mi costrinsero a smettere. Pochi giorni dopo il Natale cominciai a lavorare per il sig. Petersani, a tagliare il ghiaccio. Un giorno che non aveva lavoro per tutti, lavorai alla Electric House a condurre il carbone alle caldaie. Lasciato il ghiaccio, lavorai per Mr. Houland negli scavi per la Zinc Co., fino a quando la grande nevicata mi costrinse all'ozio. Sbaglio; mi misi subito al soldo della town per liberare le vie dalla neve e, in seguito, le rotaie dei treni alla stazione merci e a quella passeggeri.
Finito questo lavoro d'occasione, lavorai alla costruzione d'una conduttura d'acqua che Mr. Sampson compiva per conto della Puritan Woollen Mill, e non cessai che a lavoro finito.
Si era all'epoca dello sciopero dei ferrovieri; conseguentemente mancava il cemento, ragion per cui mi fu impossibile trovar lavoro; allora ricominciai a vendere pesci quando potevo averne; quando mi era impossibile procurarmene scavavo clams ma il profitto era lillipuziano, il costo del pesce ed il trasporto non lasciavano margine di profitto.
Un giorno del mese di aprile, terminata presto la vendita, mi recai in riva alla baia, ove trovai il mio pescatore, intento a preparare la sua barca. Si parḷ del mare, della pesca, della vendita, ecc.; gli dissi che avevo una discreta clientela, che mi ero impratichito del lavoro, ma che per il momento ritenevo conveniente lavorare altrove, almeno fino a che fosse principiata la pesca a Plymouth.
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