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      Ritenni il diritto della libertà di coscienza inalienabile, come quello della vita. Cercai con tutte le mie forze di convergere lo scibile umano a benefizio di tutti. So per esperienza che diritti e privilegi si acquistarono e si mantennero colla forza, e che cosí sarà finché l'umanità non avrà migliorato se stessa.
      Nella vera futura storia umana, abolite le classi e i privilegi, gli antagonismi d'interesse tra uomo e uomo, il progresso e i mutamenti saranno determinati solo dall'intelligenza e dalla comune generale convenienza.
      Se noi e la generazione che portano in grembo le nostre donne non arriveremo a questo risultato, non avremo ottenuto nulla di reale, e l'umanità continuerà ad essere ognora piú misera ed infelice.
      Riconosciuta la necessità della forza a invocare al servizio del bene, contro il regno del male, sono e sarò sino al supremo istante (se non m'accorgerò di essere in errore) comunista anarchico perché credo che il comunismo sia la piú umana forma di contratto sociale, perché so che solo con la libertà l'uomo si eleva, si nobilita e si completa.
     
     
      Lettere ai familiari
     
      Cuneo, 26 giugno 1901
      Caro padre,
      con questa mia, ti domando scusa di una mia negligenza.
      Ieri fu un giorno lieto e di propizia occasione per esprimerti l'affezione ardente che nutro per te. Fu il tuo onomastico!
      Io dimenticai di mandarti un piccolo regalo e perciò pensai di mandartelo oggi. Il mio cuore immerso nel piacere, nell'amore e in quelle speranze che formano i vincoli dell'avvenire, la guida del mio futuro, non è capace di esprimerti l'amore e l'affezione che ti porto per quanto tu meriti.


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Non piangete la mia morte
Lettere ai familiari
di Bartolomeo Vanzetti
pagine 234