Ciò che a me il fato negò.
Sii buona con la sorellina che è tanto intelligente e bacia sovente per me il mio Ettore. Ricordali a Dio nelle tue preghiere, come io faccio per te nelle mie, e possiamo sempre amarci di quell'amore immacolato e puro che vince ogni distanza, abbatte il tempo e finisce a Dio.
Tuo fratelloBartolomeo
Torino, 28 maggio 1906
Cari genitori,
finalmente ho avuto una piazza in Torino.
Domani andrò al lavoro. Lo stipendio è di 20 lire al mese.
È poco, lo so anch'io, ma però è un buon posto, dove si può perfezionarsi nel mestiere, e lascia la speranza di un aumento di stipendio. Alla fine del mese mi farò dare 5 franchi di piú, e quest'autunno potrò guadagnare uno stipendio di 35 o 40 lire mensili. L'indirizzo è questo: Corso Regina Margherita n. 116 presso la confetteria Prandis. È otto giorni che sono a Torino, ma credei bene non dirvelo, per non farvi stare in pena. Ora però lavorando il pane non mi manca.
Altro non mi rimane a dirvi. Per ora non mi occorre nulla. Lo stipendio per la società lo pagai a Cuorgnè prima di partire, anche per il mese di giugno. Dei soldi per pagare Pietro ne ho d'avanzo. Godo ottima salute come spero e faccio voti per voi. Tanti saluti e baci a voi ed ai fratellini, di cuore vostro affezionatissimoBartolomeo
P.S. Cara sorella Luigina,
accetta tanti saluti e baci che dal piú profondo del cuore ti manda tuo fratello.
Dall'Havre, 13 giugno 1908(3)
Sono a bordo (La Provence). Tanti saluti e baci a tutti.
VostroBartolomeo
Cara sorella(4),
non avertela a male se non ti scrivo; ciò che scrivo al babbo lo scrivo anche a te.
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