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      Colgo l'occasione per raccomandarti di essere sempre buona, sia verso i fratellini sia verso il babbo. Pensa alla loro disgrazia di aver perso la mamma, sopportando con pazienza e dolcezza i loro disturbi e i loro capricci innocenti, curandoli bene, tenendoli puliti, sorvegliando la loro salute e allevandoli nello spirito di una buona educazione e di un buon carattere; e questo si ottiene dando loro esempio di noi stessi.
      Sii amorosa e paziente verso il babbo. Pensa a quanto deve soffrire per la perdita della mamma e per il mio distacco; egli che ha sempre lavorato e si è sacrificato per noi. Sopporta con pazienza le sue osservazioni, e adempile sempre quando sono giuste; cerca in ogni modo di lenire i suoi affanni adempiendo bene ai doveri di casa e di figliuola.
      Sii fiera e non superba; ambiziosa e non civetta. Rispetta tutti indistintamente e cerca di farti ben volere dalla gente onesta. Sii educata verso i signori e i superiori, ma molto piú educata e buona verso i poveri e i lavoratori.
      Coi primi sii fiera. Coi secondi umile. Perdonami se ti voglio fare da maestro; lo faccio anche per dovere di fratello maggiore; e poi mi spinge l'amore immenso che io nutro per il babbo, per te e per i fratellini. Benché ci separi l'oceano io vi sono sempre vicino col cuore e col pensiero.
      Ascolta i miei consigli e ne sarai contenta in eterno. Pensa che facendo questo vedrai sempre davanti a te la faccia giuliva del babbo e la mia. E ti parrà nella tranquillità di coscienza che su te scenda dall'alto la benedizione della mamma.


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Non piangete la mia morte
Lettere ai familiari
di Bartolomeo Vanzetti
pagine 234