Plymouth, Mass., 12 luglio 1915
Carissima zia,
ho ricevuto con piacere l'ultima tua. Avrei voluto risponderti prima, ma volendoti parlare di delicati argomenti, ho aspettato il momento propizio, e ora di ritorno dal mare, nelle cui onde ho nuotato, credo di avere abbastanza lucidità mentale per accingermi a scriverti.
Voglio prima assicurarti l'ottima salute che godo, come spero di te e dei parenti tutti. Le tristi conseguenze della guerra si ripercuotono anche su questo continente, finora restato neutrale. La farina è aumentata di due dollari il barile, come sono aumentati i prezzi di ogni genere di prima necessità. Complessivamente il lavoro è diminuito, cosí la piaga cronica della disoccupazione si è allargata.
Lavorano - è vero - a tutta forza le fabbriche d'armi, di polvere, di bombe, sicuro di bombe, ma i lavori di costruzione, le tessitorie, e altre industrie inerenti al viver civile, e all'utilità umana, sono ferme o quasi. Con tutto questo io ho sempre lavorato, e continuo a lavorare.
E tu come te la passi? Godi buona salute? E l'Italia come va?
Desidero nuove di tutti i parenti.
Saluta la zia Maddalena e dille che le mando tanti baci e che le scriverò in avvenire.
Tuo affezionatissimo nipoteBartolomeo Vanzetti
Sous Lane - Plymouth, Mass. - USAAccetta cara zia tanti baci, auguri e saluti che mi scaturiscono dal piú profondo del cuore, saturo di affetto e di riconoscenza.
Monterey, 26 luglio 1917
Carissimo padre, carissime sorelle e fratello,
prima di partire dagli Stati Uniti per il Messico ho creduto doveroso scriverti e scrissi.
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