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      Il bagno, e ci vuole, perché in una settimana di questo lavoro s'innera piú di un prete, costa trenta soldi, nelle case ti mangiano le cimici, ti soffoca l'afa, e quando si torna si trova tutto da fare.
      La gente dissecca al lavoro volto e polmoni, mentre una sola fabbrica ha dato in otto mesi trenta milioni di dollari ai suoi azionisti.
      Dacché è scoppiata la bella guerra qui si formarono altri ottocento milionari.
      Capirai che io, quantunque avessi un discreto lavoro, poco mi assuefacevo a tale ambiente.
      Trovai però un buon amico veneto che possiede e vive in un podere lontano due miglia, cinque soldi di carro dalla città. Cosí cambiai casa e lavoro.
      Il lavoro è migliore, la paga è la stessa: trentotto soldi all'ora.
      Di casa poi sto bene, godo l'aria pura della campagna, ho un buon letto e viviamo discretamente; formaggio fatto in casa, uova colte nel pollaio, latte fresco e buone minestre. È solo dieci giorni che sono qui e già mi sento molto meglio.
      A proposito, va sempre avanti la cassa pensioni? E sul mio riguardo come ti trovi?
      Pregoti di spiegarti quando risponderai a questa mia.
      Desidero avere nuove di voi tutti.
      Baciandoti con affetto, sono tuo figlioBartolomeo
     
      Youngstown, Ohio 26 settembre 1918
      Carissimo genitore,
      ho ricevuto una lettera da Luigia dalla quale appresi che tanto te come i fratellini e i parenti tutti vi trovate in buona salute. Questo è per me una vera consolazione.
      Dimmi, quanto hai pagato per me di tassa di guerra?
      La MP(6) italiana esiste ancora? È sempre come in principio?


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Non piangete la mia morte
Lettere ai familiari
di Bartolomeo Vanzetti
pagine 234

   





Ohio Luigia