Ricordo... Era una notte senza luna, ma stellata, sedevo solo nell'oscurità, ero triste, molto triste. Colla faccia nelle mani incominciai a guardare le stelle. Sentivo che la mia anima doveva uscire dal mio corpo ed avevo fatto uno sforzo per tenerla nel mio petto. Io sono il figlio della natura e sono cosí ricco che non ho bisogno di denaro. E per questo essi dicono che io sono un assassino, e mi condannarono a morte. Morte? Non è niente.
Ora voi mi consigliate di studiare. Sí, sarebbe una buona cosa. Ma io non conosco abbastanza questa lingua, per poter fare degli studi. Mi piacerebbe leggere le opere di Longfellow, Paine, Franklin, Jefferson, ma non posso. Mi piacerebbe studiare matematica, fisica, storia e scienze, ma non ho sufficienti scuole per incominciare questi studi, specialmente i due primi, e non posso studiare senza lavorare. Spero di vedervi molto presto. Vi dirò piú a lungo. Scriverò qualche cosa, una meditazione, forse.
Ho perso la fiducia nella giustizia dell'uomo, intendo dire quella che cosí è chiamata, non certo di quel sentimento che giace nel cuore dell'uomo e che nessuna forza infernale sarà forte abbastanza per soffocare. La vostra assistenza e l'assistenza di molti uomini e donne hanno reso la mia croce molto piú leggera. Non lo dimenticherò. Vi domando perdono per questa lunga lettera, ma io mi sento cosí vicino a voi, che cento pagine non sarebbero sufficienti per esternare i miei sentimenti. Sono sicuro che mi scuserete. I miei migliori saluti a tutti.
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