Baci alle zie, Ettore, Cenzina, Nalin e famiglia e al babbo.
Tuo con affettoBartolomeo
PS. Non credo che sia necessaria la tua venuta qui. Cosa potresti fare tu straniera, sconosciuta e che ignori la lingua? Piuttosto mandami, se ti è possibile, le lettere che ho scritto al babbo, ultimamente, prima dell'arresto. Questa è la terza volta che le richiedo. Se mai assicurale.
Altro non mi resta. Forza, coraggio. Di nuovo baci e salutiBartolomeo
Carissima Luigina,
ho tardato a scrivere perché, sapendo che altri vi scrivevano dandovi speranze, conforto e promesse, piú attendibili da loro che non da me, ho voluto aspettare onde vedere la piega degli eventi ed essere cosí in grado di parlare con piú cognizione di causa.
Voi siete al corrente di tutto, sapete l'indignazione generale e profonda che suscitò l'inaspettato verdetto; sapete la generosità e la simpatia che ha per noi il popolo italiano d'America; sapete quante influenti personalità sono in nostro favore, e sapete che anche in Italia il proletariato si agitò per la nostra libertà. Sapete anche che nulla ci manca, che siamo ben trattati, che sono calmo e godo ottima salute. Cose queste che devono consigliarvi la calma e la fortezza d'animo.
Ma vi devo dire cose migliori: sappiate innanzi tutto che, quantunque la nostra condanna comporti la pena di morte, ciò non avverrà mai; in nostro nome si compie una campagna accanita contro la pena capitale, e, dato che il miglior elemento è completamente contro di essa, molto facilmente questa campagna porterà all'abolizione di detta pena.
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Ettore Cenzina Nalin Luigina America Italia
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