Credettero di poter fare di noi quel che loro pareva, senza che nessuno si interessasse. Ed ora hanno vergogna e paura. Chissà cosa fu detto all'ambasciatore italiano in Washington! Ma io opino che il silenzio della stampa borghese sia dovuto a quello che colà fu detto. Vogliono il silenzio solo per diminuire l'onta. O forse perché sperano che il popolo dimentichi? Comunque sia, sono in errore... hanno ancora la forza, possono abusarne, ma il popolo non ci dimentica piú, puoi stare tranquilla.
Il mese scorso venne la signora Evans e mi feci dire in inglese quello che il babbo le scrisse.
Essa è davvero una donna di cuore. E quanto fece e fa per noi!...
Venne spontaneamente in nostra difesa, guidata solo dalla convinzione della nostra innocenza. Essa fa parte della associazione della Nuova Inghilterra per le civili libertà.
Milionaria, e padrona d'uno dei piú bei nomi di America, essa ha lavorato molto per la libertà dei prigionieri politici e tutt'ora lavora per coloro che ancora non sono stati liberati.
Mi ha regalato parecchi libri e qualche lezione di inglese.
Baci e saluti al babbo, a Cenzina, Ettore e alle zie.
E tanti baci a te.
Tuo fratelloBartolomeo
Charlestown, Mass., 11 giugno 1922
Carissima Luigina,
giorni or sono una lettera dei Brini mi diceva che voi non avete piú mie notizie da molto tempo, e perciò siete in ansia.
Vi ho scritto sempre regolarmente, e, tranne l'ingerenza della censura poliziesca italiana, inclino a credere che abbiate ricevuto una mia proprio poco dopo d'esservi lagnati del mio silenzio nello scrivere ai Brini.
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