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      E prepara la riscossa.
      Di salute sto molto bene. Dammi nuove dell'Italia, di tutto e di tutti.
      Salutami gli amici e i parenti tutti.
      Tanti baci a te, al babbo, a Ettore e a Vincenzina. Tuo fratelloBartolomeo
     
      9 febbraio 1923
      Carissima Luigina,
      questa sera, tornando da scuola, ho trovato una lettera dei Brini che mi dicono come il mio silenzio vi renda preoccupati, che aspettate notizie dal signor Bellondi e che il babbo č molto disturbato per la lungaggine del nostro caso, che l'ultima mia da voi ricevuta č quella del 20 ottobre 1922.
      Io vi ho scritto almeno due altre lettere, dopo di quella suddetta. Spero che avrete ricevuto dopo d'aver scritto ai Brini. Si dice anche che sia stata rimessa in vigore la censura segreta per la corrispondenza estera (dico in Italia).
      Chiesi del signor Bellondi al mio avvocato. Mi disse di non averlo riveduto e di credere che si trovi tutt'ora in Italia. Mi promise che si sarebbe informato, e mi avrebbe fatto noto il risultato. Anch'io penso che sia ancora in Italia.
      Nel foglio qui accluso ti ho spiegato le ragioni per cui mi fu sinora impossibile di inviarvi la procura e altro.
      Quest'oggi ho fatto telefonare al comitato che rispose di inviare, il piú presto possibile, l'avvocato. Quindi domani o la prossima settimana egli verrā e vi spedirā i documenti richiesti.
      Sono molto addolorato nel sapere l'agitazione del babbo e di voi tutti. Purtroppo si ritarda a rendermi giustizia, ma č questa la consuetudine dei giudici in casi come il nostro. Vi sono tanti innocenti nelle prigioni d'America, i quali aspettano giustizia da anni e anni.


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Non piangete la mia morte
Lettere ai familiari
di Bartolomeo Vanzetti
pagine 234

   





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