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      Ho notato con piacere che, quantunque indisposto, ha un bell'aspetto - è forte e supererà felicemente questa infermità.
      Mi disse che, quando sarò liberato, faremo insieme un viaggio in Italia.
      Lunedí 22 corrente mese ci sarà un'altra udienza per la revisione del processo.
      Io e Nicola saremo presenti.
      So che la Evans vi mandò una sua fotografia, che io vidi perché essa venne a trovarmi, portò seco parecchie fotografie chiedendomi di sceglierne una per voi e l'altra per me.
      Ieri sera ho ricevuto una effettuosissima lettera da Eugenio Debs; ne ebbi molto piacere.
      Dacché lavoro all'aperto sto molto meglio e miglioro continuamente. State dunque contenti, e fatevi coraggio. Io ho la convinzione di uscire vittorioso da questa battaglia.
      Baci e saluti affettuosissimi a te, a Ettore, Cenzina e al babbo. Tuo fratelloBartolomeo
     
      Dedham, Mass., 11 novembre 1923
      Carissima Luigia,
      come già saprai, quando questa ti raggiungerà, il 22 ottobre scorso cominciò la sessione alla Corte suprema di Dedham, per la revisione del nostro processo.
      Da quel giorno ad oggi sono stato trattenuto a Dedham, e non ritornerò a Charlestown che a udienza finita.
      Spero che l'entrante settimana tutto sarà sbrigato.
      Intanto le cose sembrano promettere bene. L'esperto della difesa, che esaminò l'arma e i proiettili incriminati, ci ha detto «Cercate solo di stare contenti e in buona salute. Essi devono per forza darvi un nuovo processo, contro di voi non rimane nulla. Per provarvi colpevoli essi dovrebbero uccidere un uomo usando la rivoltella di Sacco, e poi dire che fu Sacco a sparare».


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Non piangete la mia morte
Lettere ai familiari
di Bartolomeo Vanzetti
pagine 234

   





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