Io penso, invece, che essa debba essere continuata fino alla fine e spero che egli riconoscerà la giustezza di questa opinione e acconsentirà. Questo è tutto quanto io posso dirvi sulla causa, per il momento. Ma cercherò di tenervi sempre al corrente.
State tranquilli sul conto mio. Io godo una buonissima salute e sono in ottima condizione morale e spirituale.
Vi prego di stare di buon animo e di aver cura della vostra salute. Tanti baci al babbo, a Ettore e a Cenzina e alle zie. Saluti affettuosissimi a tutti i parenti e agli amici.
Ti bacio e ti abbraccio con cuore di fratello.
Tuo fratelloBartolomeo
31 maggio 1926
Carissima Luigina,
poche righe, tanto per raccomandarti di stare tranquilla, per raccomandarvi di stare tranquilli, e per farvi sapere che io sto bene. Finché c'è vita c'è speranza. Dobbiamo essere forti e lottare fino all'ultimo. Io vedo ancora la possibilità di vincere, e di rivederci un giorno non lontano.
Vi bacio e abbraccio tutti. Vostro fratello e figlio.
Bartolomeo Vanzetti
PS. Non allarmatevi se per caso doveste sentire notizie che sembrassero cattive.
26 giugno 1926
Carissima Luigina,
ieri l'altro ricevetti la tua lettera e quella di Cenzina, dell'8 giugno 1926.
Veramente l'errore degli altri non annulla il mio; io conosco per diretta e personale esperienza i torti subiti e il nemico che ce li inflisse piú degli altri e non avrei dovuto incoraggiarvi sull'esito dell'appello neppure se - come infatti fu - io stesso ebbi, per breve volgere di tempo, fiducia. Ma recriminare non serve.
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Ettore Cenzina Luigina Vanzetti Luigina Cenzina
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