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      Queste, per quanto sia possibile, le puoi avere leggendo quelle lettere anteriori all'ultima decisione di Thayer, nelle quali, facendo l'ipotesi che Thayer ci negasse il ricorso, ti dicevo che cosa avrebbe fatto la difesa, dopo il rifiuto.
      Però, cercherò ben volentieri di informarti minutamente sulla attuale situazione della causa, dolente solo che essa è tanto intricata e che vi siano tante possibili vie d'uscita, da rendere quasi impossibile il sapere ciò che la difesa farà, e ciò a cui riuscirà.
      Dal momento in cui un uomo è dichiarato colpevole dalla giuria popolare, in un processo di legge civile o penale, tanto la Corte della Federazione quanto quelle di ciascuno Stato hanno delle leggi riguardanti il modo di processare (prosecuzione degli accusati) e altre sui diritti di essi accusati. Tutto ciò sulla carta, non nella realtà. Ora, nei dibattiti, tanto l'accusa come la difesa dovrebbero basare la loro condotta su quelle leggi e si dice la gran bugia che i giudici sono fatti apposta per sorvegliare le due parti in contesa e impedire all'accusa di violare quelle leggi a danno dell'accusato, e alla difesa di violarle a vantaggio dell'accusato. Le medesime leggi vietano tanto all'accusa come alla difesa di produrre false testimonianze, di creare, alterare o falsificare le evidenze materiali contrarie o favorevoli all'accusato, e al giudice di deliberare su ogni cosa unicamente in base a dette leggi.
      Perciò se durante il processo o dopo si scopre che una o piú di quelle disposizioni di legge furono violate contro il condannato, egli ha diritto ad un nuovo processo.


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Non piangete la mia morte
Lettere ai familiari
di Bartolomeo Vanzetti
pagine 234

   





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