La Corte suprema non si occupa che della tecnicità della legge; se, cioè, il giudice, o la difesa, o l'accusa hanno violato le disposizioni di legge, in danno all'accusato, nel corso del processo.
Su ciò unicamente la Corte suprema basa la sua decisione.
Quando la difesa non può provare che contro gli accusati sono stati violati i diritti costituzionali, cioè della legge federale - un condannato non può appellarsi alla Corte suprema degli Stati Uniti - per lui la decisione della Corte suprema dello Stato in cui fu processato, è l'ultima parola.
Se, invece, egli può provare che la legge federale è stata violata ai suoi danni, la difesa può appellarsi alla Corte suprema degli Stati Uniti - dopo che quella dello Stato ha dato la sua decisione, negativa s'intende.
Nel nostro caso la legge federale è stata violata contro di noi e possiamo ricorrere alla Corte suprema degli Stati Uniti - se quella dello Stato ci rifiuterà la revisione.
Adesso entrerò nei particolari della nostra causa. Nel luglio 1921 siamo stati dichiarati colpevoli dalla giuria popolare.
La difesa presentò subito un memoriale a stampa, per la revisione del processo, al giudice presidente. Questi rifiutò il ricorso il 24 dicembre 1921.
Fui arrestato la sera del 5 maggio 1920, insieme a Sacco, mentre tornavamo da Bridgewater a Brockton in carro elettrico, per di lí ritornare ciascuno alla rispettiva abitazione. Sacco dimorava in un altro paese.
Per una intera settimana fummo esibiti, nella stazione di polizia di Brockton, alla popolazione.
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