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      E a ragione.
      Il processo contro Sacco e me, per grassazione e omicidio, si iniziò nel giugno 1921 - un anno (13 mesi) dopo l'arresto - e finí con una condanna, nel luglio seguente.
      Due processi; due condanne. Tutti i testi d'accusa sono falsi in tutto e per tutto. Tutti.
      La difesa presentò subito un memoriale a stampa di mozioni e di eccezioni per una revisione del processo.
      Il giudice Thayer respinse il ricorso il 24 dicembre 1921.
      La difesa aveva già pronto un nuovo ricorso basato su nuove mozioni ed evidenze.
      Il giudice, pure essendo determinato a negarci ogni cosa, dovette accettare il ricorso.
      La difesa richiese tempo perché doveva terminare l'incominciata compilazione di nuove evidenze.
      Poi si ammalò il giudice, dopo di lui il procuratore, indi l'accusa richiese altro tempo.
      Nel contempo gli amici pensarono d'ingaggiare Mr. Thompson per la presentazione e la discussione del nuovo ricorso. Egli non voleva accettare, perché comprendeva che avevamo contro di noi l'intiera macchina dello Stato. Al fine, per l'intervento della signora Evans e altre personalità egli accettò la difesa. E finalmente il secondo ricorso fu discusso nell'autunno del 1923.
      Thayer non voleva concederci la revisione, ma aveva paura e vergogna di negarcela. I 3/4 degli avvocati stessi dello Stato, credevano e dicevano che «in base alle nuove evidenze, Thayer doveva concederci la revisione». Baie.
      Nel dicembre 1924, Thayer respingeva il ricorso.
      Non c'era altro da fare che ricorrere alla Corte suprema dello Stato.


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Non piangete la mia morte
Lettere ai familiari
di Bartolomeo Vanzetti
pagine 234

   





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