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      Ad ogni modo state di buon animo. Io credo che non potranno mai sentenziarmi. Comprendi. Qualsiasi cosa che potrai sentir dire, sappilo fin da ora, non crederla intieramente, e ricordati di fatti e di cose che già nel passato ti dissi nei loro riguardi. Io sto bene e sono risoluto di vincere. Animo, mia buona sorella, e abbiti cura.
      Baci e saluti affettuosissimi al babbo, a Ettore, a Cenzina e a te.
      Saluti a tutti gli amici e parenti.
      Con un mondo di affetto. Tuo fratelloBartolomeo
     
      21 gennaio 1927
      Carissima Luigina,
      questa sera ho ricevuto la tua del 1° gennaio corrente anno. Spero che a quest'ora avrai ricevuto mie lettere, da cui avrai appreso quel poco che mi è possibile di sapere della causa. Sembra certo che l'appello alla Corte suprema dello Stato sarà discusso il 27 del corrente mese. Cosa mi aspetto da quella Corte, te l'ho già detto.
      No, il Popolo è in errore. Il governatore ha già detto che non interverrà nel caso fino a che esso sarà davanti alla corte. Giornali e cittadini preminenti hanno chiesto al governatore di nominare una commissione d'inchiesta - ma da quell'orecchio egli non ci sente.
      Potrebbe farlo dopo la decisione della Corte suprema dello Stato, ma non ci credo. Io non posso sapere i segreti del suo cuore, ma so che è un bigotto feroce, fanatico, ottuso e ignorante, troppo fortunato, carico di ambizioni e di oro, boia nato, da cui non mi aspetto nulla di buono. Se il candidato democratico fosse stato eletto, egli ci avrebbe liberati.
      L'avvocato fu qui tre settimane fa - avrebbe già dovuto ritornare, ma è occupatissimo a preparare il caso, e per ciò ritarda.


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Non piangete la mia morte
Lettere ai familiari
di Bartolomeo Vanzetti
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