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      Io fui cosí orgogliosa di lui e moltissimi altri lo furono. Vi sono di quelli che hanno detto di non poter comprendere come sia possibile di leggere il discorso di vostro fratello e non essere convinti della sua innocenza. Nessuno che conosca lui ha un tal dubbio. Sono solo coloro che furono ingannati da false dicerie a poter dubitare di lui.
      Di nuovo arrivederci, e io scriverò di nuovo se le mie lettere vi confortano e vi dànno coraggio.
      Sono sinceramente vostra amica, e cordialmente vostraJessida Henderson
     
      24 maggio 1927
      Carissima Luigina,
      ho ricevuto la tua del 1° maggio.
      Vorrei poterti dire qualche cosa di definitivo, ma è quasi impossibile.
      Dinanzi le corti del Massachusetts, la causa è finita (o almeno cosí mi sembra) e noi siamo stati sentenziati a morte.
      Abbiamo ricorso al governatore chiedendogli di nominare una commissione di investigazione per una pubblica revisione di tutti i fatti inerenti al caso. Sai quanta fiducia la Evans e la Henderson hanno nel governatore; io però non ne ho proprio affatto e credo che lui sia sempre stato e sia tutt'ora intenzionato di negarci ogni cosa. Tant'è che finora non ha nominato alcuna commissione e sembra che non la voglia nominare.
      Una commissione, una pubblica revisione, non solo lo costringerebbero a liberarci, ma ci rivendicherebbero ed esporrebbero le corti del Massachusetts al disprezzo del mondo. Il governatore lo sa, e perciò non la nomina. Sembra anche che egli stia studiando il caso in un modo tutto arbitrario, tant'è che il signor Thompson si è lagnato con la stampa.


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Non piangete la mia morte
Lettere ai familiari
di Bartolomeo Vanzetti
pagine 234

   





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