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      Branting ci venne a trovare al suo arrivo e ritornò con tre compagni del comitato di Boston.
      Lui ci portò un mazzo dei fiori nazionali della Svezia che sono quei fiori blu che crescono costí nei campi di grano; gli altri ci portarono garofani rossi e rose e tre libri per me. Ricevetti molte lettere e telegrammi nel giorno del mio onomastico, promettenti di lottare fino alla nostra liberazione.
      Presto, il 25, partirà per l'Europa la signora Geltrude L. Wislow - che verrà a visitarvi nel settembre prossimo.
      Ho scritto per la fotografia dell'indimenticabile Gene Debs - e te la spedirò - appena l'avrò ricevuta.
      Coraggio cara Luigina. Se non ci possono uccidere non potranno neppure tenerci reclusi per sempre - vedrai.
      Intanto, sappiate che io sto bene, come spero di voi.
      Tanti baci e saluti al babbo, a Ettore, Cenzina e alle zie.
      Saluti a tutti i parenti, amici e conoscenti. A te i miei piú affettuosi saluti e baci.
      Tuo affezionatissimo fratelloBartolomeo Vanzetti
     
      1 luglio 1927
      Carissima sorella,
      la notte scorsa ci presero dal carcere conteale di Dedham e ci portarono nella prigione statale di Charlestown dove ero prima.
      Il 28 giugno scorso, il governatore Fuller pospose di un mese la data dell'esecuzione - cioè al 10 agosto; cosi noi credemmo che saremmo rimasti in Dedham fino al 1° agosto, e siamo rimasti sorpresi e stupiti dell'improvviso trasloco.
      Non ho ancora visto l'avvocato e perciò non so le ragioni di questo trasloco e da chi fu richiesto. Non posso dirvi niente di sicuro su questo. Ma resta il fatto che la data dell'esecuzione fu posposta al 10 agosto.


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Non piangete la mia morte
Lettere ai familiari
di Bartolomeo Vanzetti
pagine 234

   





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