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      Molto probabilmente il signor Thompson verrà oggi, e forse mi saprà spiegare la cosa.
      Io sto abbastanza bene e sono calmo, e confidente nel futuro.
      Perciò vi prego di stare calmi, farvi coraggio e avervi cura.
      Baci e saluti al babbo, Cenzina, le zie e a te.
      Tuo affezionatissimo fratelloBartolomeo Vanzetti
     
      Box 100, Charlestown, Mass., 14 luglio 1927
      Carissima sorella,
      la tua del maggio scorso mi fu consegnata solamente giorni fa; però ho ricevuto e risposto alle tue ulteriori lettere. Unitamente con la tua, ricevetti una lettera dalla buona Elvira Fantini, con incluse le fotografie delle sue due figliole. Essa mi prega di risponderle ma siccome qui le mie lettere sono limitate e il mio tempo ancora di piú, ti prego di scriverle tu per me; dille che la sua lettera mi fece grande piacere, che mi sono rallegrato delle fotografie delle figliole. Dille che ricordo sempre i tempi passati insieme in buona compagnia e che ricordo la Olga sí bene che non posso pensare a essa, Elvira, senza vederla nella memoria, con la Olga in braccio. Dille inoltre che mi scriva e che aspetto le promessemi fotografie di essa e di Pietro, e che se mi sarà possibile le scriverò una lunga lettera. Indirizza: M. Pietro Isaia - Place du Piol, Maison Bergia - A. M. Nizza - Francia.
      Ho provveduto la fotografia che desideri e dirò che te la inviino.
      In riguardo al caso ti posso dire ben poco.
      Il 1° luglio, alla mezzanotte, la cattiveria dello sceriffo di Dedham ci trafugò a Charlestown. Il governatore dice che non lo sapeva.


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Non piangete la mia morte
Lettere ai familiari
di Bartolomeo Vanzetti
pagine 234

   





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