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      Come dire una figura di scultura fabbricata a torno, e da tutte le bande tonda, e finita per tutto, con iscarpelli, e altri strumenti faticosi ritrovata in certi luoghi da non potere pensare in che modo si possa co' ferri entrarvi o finirvi, essendo pietra o cosa dura, che a fatica nella tenera terra sarebbe fattibile, oltre alle difficultà d'un braccio in aria con qualche cosa in mano, malagevole, e sottile a condurla che non si rompa; oltre di questo, non potere rimediare quando è levato un poco troppo. Questo è ben vero; ma, oltre averla accordata benissimo per un verso, è poi necessario accordarla per gli altri, il che talora non ve lo saprà ritrovare per mancamento di pietra in qualche lato, per la difficultà grande che è in accordare proporzionate tutte le parti insieme a tondo, non potendo ben mai vedere come ell'ha a stare, se non fatta che ell'è; e se elle non sono cose minime, non ha rimedio. Ma chi non averà fondamento di disegno, incorrerà in errori, o inavvertenze troppo evidenti, che le cose minime si possono male fuggire nell'una o nell'altra. Ecco ancora vari modi di fare, come di marmo, di bronzo, e tante varie sorte di pietra, di stucco di legno, di terra, e molte altre cose, che in tutte bisogna gran pratica, oltre alla fatica della persona, che non è piccola; ma questa tiene l'uomo più sano, e fagli megliore complessione; dove che il pittore è il contrario: male disposto del corpo per le fatiche dell'arte; piuttosto fastidi di mente che aumento di vita; troppo ardito, e volenteroso d'imitare tutte le cose che ha fatto la natura, co' colori, perchè elle paiano esse, e ancora migliorarle per fare i suoi lavori ricchi e pieni di cose varie, facendo, dove accade, come dire, splendori, notte con fuochi, e altri lumi simili, aria, nugoli, paesi lontani e d'appresso; casamenti con tante varie osservanze di prospettiva, animali di tante sorte, di tanti vari colori, e tante altre cose; che è possibile, che in una istoria che tu facci, v'intervenga ciò che fe' mai la natura; oltre a come io dissi di sopra, migliorarle, e coll'arte dare loro grazia, e accomodarle e comporle dove elle stanno meglio; oltre a questo i vari modi di lavorare, a fresco, a olio, a tempera, a colla, che in tutto bisogna gran pratica a maneggiare tanti vari colori, sapere conoscere i loro effetti, mesticati in tanti vari modi, chiari, scuri, ombre e lumi, reflessi, e molte altre appartenenze infinite.


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Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Primo
di Autori Vari
pagine 422