E si degni notare i disegni che io gli ho mandati delle fonti, perchè sua eccellenza più volte mi ha detto che vuole che superino tutte le altre, e per ubbidirlo, vostra signoria gli dica, come io ho diligentemente investigato e ricerco de' maestri che hanno lavorato sopra le fonti di Messina, e truovo che sono magnifiche, e che sono fatte senza alcuno risparmio; però il maestro non ha guardata a fatica, ed ha fatto a ciascuna delle fonti tre pile, che l'una getta in nell'altra, tutte storiate di mostri, e la prima, che si parte di terra, è in ottangolo; ma io prometto a sua eccellenza, se le mie fatiche gli piaceranno, fargli una fontana, che non solo supererà tutte quelle che oggi si veggono sopra della terra, ma io voglio che i Greci e i Romani non abbiano mai avuto una simile fontana; e se gli altri signori hanno speso dieci, darò tali ordini brievi, che sua eccellenza non ispenderà cinque, e di questo ha di me vero esempio; ma io lo voglio umilmente supplicare, si degni mantenermi la grazia, che con tanta benignità mi ha impromesso, nè altro da sua eccellenza desidero, e così da fedel servo gli bacio la mano, ed a vostra signoria assai mi raccomando. Di Firenze, addì 15 di marzo, 1550.
XXXVIII.
Bartolommeo Bandinelli a M. Iacopo Guidi.
Per l'ultima di V. S. mi sono molto rallegrato del piacer ch'ha avuto S. Ecc., ch'io solleciti il coro, che, posto sia lavoro grandissimo, ho deliberato innanzi che ne levi le mani, dar fine a tutto quel circolo di marmo, perch'io voglio dare eterna memoria alle degnità ch'io veggo che S. Ecc. mi vuol dare nella mia patria, ch'è il maggior contento ch'io possa avere, poichè io per sempre veggio illustrarne la casa mia.
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