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      Ora vi priego che non vi curiate di legger più innanzi e me lo rimandiate, serbandovi il mio sonetto, che quello ben desidero che senta un poco la pulitura della vostra maravigliosa lima; e da ora innanzi verrò a visitarvi, e servirvi volentieri di quanto io sappia e possa. Mantenetevi sano, vi priego, e tenetemi in vostra buona grazia. Di Firenze, a dì 2 di maggio, 1559.
      Quando V. S. pensasse di potere fare qualche poco di aiuto a questo mio Fratino con quei degli Agnoli, ve ne terrò molto obbligato. Sempre alli comandi di V. S.
     
     
      XLIX.
      Benvenuto Cellini a M. Benedetto Varchi.
     
      Magnifico M. Benedetto, e molto mio osservandissimo, voi avete a sapere, come io ho perduto un mio unico figliuolo quasi allevato, nè mi pareva mai avere avuto in tutto il tempo della vita mia cosa che più del mondo mi piacesse. Ora me lo ha rubato la morte in quattro giorni; e potette tanto in me il duolo, che io credetti sicuramente andarmene seco, perchè egli mi pare essere privo di non isperare mai più un tale tesoro per le cause evidenti. E perchè egli mi è piaciuto fargli per mio contento un poco di lume, ho avuto grazia da' Frati della Nunziata, che mi hanno conceduto ch'io faccia un Deposito di lui insino a tanto ch'egli piaccia Dio che io me ne vada a dormire a canto a lui in un poco di sepoltura, quale potrà farsi dalla povertà mia a quel tempo. Intanto io voglio far dipignere questo Depositino con due Angeletti con le faci in mano, e in mezzo a essi uno epitaffio, quale io mostro con questo mio rozzo modo e inetto che io so, che voi con quelle vostre mirabili virtù di molto meglio direte quello che io vorrei dire, e piacendovi farlo latino o toscano tutte rimetto al vostro infallibile iudicio; e se io vi affatico a questa volta perdonatemi, e comandate a me, che sono per servirvi sempre paratissimo.


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Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Primo
di Autori Vari
pagine 422

   





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