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      Sotto quel Marte farei quelli egregi capitani accennati di sopra, con l'epitaffio che contenesse un simil motto, che tutti sian venuti a rallegrarsi, che la Fortezza e Virtù militare rallegrinsi che le loro fatiche e sudori e sangue abbiano conservata e accresciuta la città, e che oggi sian venuti a vederla più lieta e più felice che mai; talchè possono pronosticare che non abbia più a servire per difendersi, o liberarsi dall'offese d'altri, ma per accrescimento solo d'imperio, di gloria e di corone; e questo medesimo dico dell'altre, che tutte nel medesimo modo si promettono prosperità, augiumento e felicità.
      Andranno in questo, e negli altri ancora molti particolari ornamenti, ed imprese e motti, ed armi e trofei, che nell'ultimo disegno si metteranno per l'appunto che di mano in mano nel trattarsi queste invenzioni vengono raffinando, e si potrà sempre accomodare al gusto di V. E. Ill.
      Num. I. Questo disegno mi pare assai ragionevolmente nuovo, ed anche buon concetto; pur n'aspetto il giudicio dell'EE. VV. Bene arei potuto proporre, in cambio di quelle sei cose, gli stati principali e terre di Toscana sotto l'impero di VV. EE., come Siena, Pisa, Arezzo, Pistoia, Volterra, e ciascuna di queste ornata con le sue proprietà, che tutte in compagnia di Fiorenza venissero a rallegrarsi. Ma questa invenzione par che fosse nelle nozze di V. E. I., ancorchè in altro modo; e nell'entrata del Re cattolico in Milano l'anno 1548 fu fatta così per l'appunto, e però mi sodisfò più della prima.


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Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Primo
di Autori Vari
pagine 422

   





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