La pianta ed ornamento di questa porta è in quei disegni cuciti insieme nel foglio num. 1 e num. 2, quivi è distintamente dichiarato tutto, avvertendo solo che le storie e figure son fatte a caso, che poi dopo la resoluzione si faranno le proprie, e appunto; ad anche ho avuto l'occhio, che se questi disegni fossero per sorte veduti, non si apposti l'invenzione.
Num. II. Seguita l'entrata di Borgo Ognissanti, dove, in quanto a me, non vorrei arco, ma disegnerei in sur ogni canto una bella e magnifica base, sopra la quale vorrei una statua di donna il meno di 7 o 8 braccia, e queste due statue si facessero tanto innanzi nella via, che, lasciando lo spazio comodo per il passo, potessero con un braccio in alto aggiungere a tenere l'una dall'un canto, e l'altra dall'altro una corona, che arebbe di diametro delle braccia uno e mezzo in due, come nel disegno si vede; e quando pur anche si giudicasse che l'arco vi stesse bene, se ne manda il disegno, e non varierà l'invenzione, nè il concetto; ma bisogna anche aver l'occhio di non multiplicar troppo, dico così, avendo rispetto a quel che seguirà. E se e' non fosse che questo primo ingresso di Borgo Ognissanti par che abbia bisogno di qualche aiuto, si potrebbe, quando l'altre cose che s'hanno a fare, fossero giudicate a bastanza, questo lasciar a dietro.
E perchè e' non è totalmente necessario che queste due statue tengano unitamente quella corona, quando elle non tornassero bene, e lo spazio non lo comportasse, e fussero per impedir la strada, o altrimenti dar disturbo, si può fare ognuna da per sè con la sua corona in mano; la qual corona, o, per dir più propriamente, ghirlanda, ha a essere di persa, chiamata dai Latini amaraco, usata nelle nozze, come disse quel leggiadro poeta in proposito pur di nozze:
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