Questa invenzione pare a me che vada esprimendo quei comodi e quei piaceri, che di sua natura son compagni delle nozze, e degni della coniunzione di sì grandi principi; e saranvi Armi, Imprese e Motti accomodati a questo concetto, che lo potran fare copioso e bello. E quando la figura d'Imeneo co' suoi due compagni soli si facesser di stucco, non sarebbe male, se ei sarà da poter far tanto che tutto si potrà considerare; e questo, come tutte l'altre cose, risolveranno le VV. EE.
E se vi sarà luogo più capace, che vi venisse altri quadri (che questo non si può giudicare per l'appunto, se non risoluta che sarà la forma dell'arco, che allora si vedrà per l'appunto quel che ci potrà andare) vorrei far ninfe, fauni, satiri e pastori, i quali (nel modo che nelle nozze di Peleo si dice) offerissero diverse cose agli sposi, divisate di sorta, che i frutti della terra, d'acqua e d'aria, ed industriali ancora, venissero offerti, cioè, insomma, che tutto questo paese si mostrasse lieto, e si offerisse devoto e fedele a LL. EE. Ma sotto questa figura, ch'è comoda, e farà bel vedere, ci s'andrà ancora raffinando col fare.
E perchè nel disegno n..... vi è disegnato un portone o arco, questo viene dal palazzo de' Ricasoli, e posa dall'altra parte in sulla sponda d'Arno, e serve per l'entrata di Lungarno, e si può fare, e ancora lasciare, come piacerà alle EE. VV. Ill. Questo è ben necessario facendolo, o almeno par che lo richiegga la proporzione dell'ornamento, farne un altro dall'altra parte che corrisponda alla via di Parione e della Vigna; e questi portoni si potranno fare, o non fare, come piacerà all'EE. VV., o farne un solo, cioè quello di vers'Arno, massime considerato quanto io dico appresso.
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