Arebbe quest'arco il campo assai largo per l'imagini di tanti imperadori e re e duchi, da potervi accomodar quelle statue che V. E. volesse. Ed ancorchè io sappia che ella ha molto maggior notizia di quella casa, che io non ho, tutta volta, per torle la fatica del ricercare, ho fatto un albero dove in un batter d'occhio ella vedrà tutt'i più segnalati. E so bene che e' sono stati in questa casa molti altri che non son qui, e già l'E. V. n'ebbe il numero particolare con una nota di statue loro da messer Iacopo Dani; ma per questo effetto penso che di questi ve ne sarà assai; e mettendosi immagini si potrà in certi quadretti di pittura metter quelle più segnalate, e importanti fazioni di quei tali e di quella casa, secondo che (accomodato il sito e la forma dell'arco) tornerà meglio, che allora se ne farà il disegno per l'appunto, come l'E. V. arà dichiarato quegli che gli par nominatamente di mettervi, e in che modo.
Credo ancora, che fra l'arme, trofei e imprese che si metteranno per ornamento di questo arco, sarà bene metter l'arme dei cognati del principe, che sono in quei paesi di là: re di Polonia, duca di Baviera, duca di Cleves, e non so chi altri, e questi d'Italia, ec., che nelle fregiature, o in certi canti si potranno accomodare con grazia; e sebbene quando si fa conviti, e dove si mangia, è solito mettersi simili armi; nondimeno credo che starebbero molto bene ancor qui, dove ognuno può liberamente vedere e ragionarne; chè ne' palazzi poi non entra così ognuno, ed il ragionare in su queste occasioni di questi parentadi è di gran piacere e sodisfazione de' popoli, che naturalmente son curiosi di simili parlicolarità.
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