Pagina (117/422)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Num. IX. Già ho detto il disegno mio circa l'invenzione del Canto de' Carnesecchi, che lo vorrei dedicato all'illustrissima casa de' Medici, dove sarà ancora campo largo di pontefici, duchi, cardinali, e regine e uomini illustri da potersene onorare e abbellire, e vi sarà statue e pitture, come piacerà a V. E., et azioni onorarissime, con motti e imprese, ec. E qui ancora si potrebbe metter l'arme de' parentadi fatti da questa casa illustrissima, che tutto si dice per mettere in considerazione all'E. V. I. ogni cosa.
      E qui è da considerare, se in questo luogo s'ha a far memoria o statua di V. E. I., e del principe; che in quanto a me sarei d'animo di serbarla all'arco da farsi, o da S. Firenze (andando di qui) o (andando dal Garbo) al Diamante con quella occasione, e sotto quella invenzione che si dirà appresso; e massimamente mi muove a questo, che, come in quell'arco della casa d'Austria è la progenie e casa della sposa, e come dire il suo parentado insieme, così vorrei che fusse in questo, e non le persone proprie, riserbandole (come ho detto) a quel luogo. E questo è quanto pare a me; ma molto più mi parrà quello che sia di contentamento dell'E. V. I.
      Il concetto è concatenato con quello di sopra dal Canto a' Tornaquinci, e tanto unito e simile che quasi ha da avere quel medesimo andare di concetti e di parole come si disse allora. E per dichiararmi meglio e aprire un po' più questo concetto, gli antichi Greci e Romani nelle nozze usavano far due schiere o compagnie, o ragunate che noi vogliam chiamarle, di tutti i parenti e amici stretti, così dello sposo, come della sposa; et una ne davano allo sposo, che aveva a ricever la sposa, l'altra compagnia era con la sposa, e l'avea a consegnare a' primi, benchè per lo più, e per una certa loro usanza, se la lasciavan rapire come per forza; ma con lo sposo erano tutti i giovani così del suo sangue come dell'altro, e con la sposa le fanciulle sole.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Primo
di Autori Vari
pagine 422

   





Canto Carnesecchi Medici S. Firenze Garbo Diamante Austria Canto Tornaquinci Greci Romani